IL SOGNO DELL'OLIO DI PALMA


QUALI MANI ASCIUGHERANNO LE MIE LACRIME?
di Mariatu Kamara (con Susan McClelland)
Sperling & Kupfer, 206 pagine , 17 euro


«Ogni volta che sognerai l’olio di palma, il sangue scorrerà prima del tramonto» le aveva detto la nonna quando Mariatu era bambina. E lei, qualche anno dopo, sognò di cadere in una buca riempita da quel liquido che a un certo punto la soffocava completamente.
Mariatu Kamara oggi ha 22 anni ed è senza mani, come le migliaia di mutilati durante la guerra civile in Sierra Leone durata dal 1991 al 2001. Aveva 12 anni, i ribelli l’hanno presa chiedendole: «Quale mano vuoi perdere prima?».
«Nell’attimo in cui il machete calò, il silenzio divenne assoluto» scrive nel suo libro, che esce in Italia in questi giorni.
«Serrai gli occhi, ma poi li spalancai e vidi tutto. Ci vollero due tentativi per tagliarmi la mano destra. Il primo colpo non riuscì a troncare le ossa, che vidi sporgere in ogni forma e dimensione. Allora il ragazzo abbassò di nuovo il machete in un punto più alto dell’avambraccio. Questa volta la mia mano volò via dalla roccia, atterrando poco distante. I nervi la tennero in vita ancora per qualche secondo, facendola saltellare qua e là proprio come le trote che catturavamo al fiume, prima di colpirle in testa per mangarcele la sera a cena...».

Mariatu è riuscita a emigrare in Canada nel 2002 e oggi è rappresentante speciale dell’Unicef per i bambini coinvolti nei conflitti armati. Non porta protesi. Ha fondato un’organizzazione non profit per aiutare le donne e i bambini violati nel suo Paese (www.mariatufoundation.com).

Domenica 15 novembre alle 18.30 racconterà la sua storia alla libreria Griot di Roma, via di Santa Cecilia 1/A.

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