CONGO. IL REPORTAGE



foto di Alfredo Falvo / Contrasto

La donna è un campo di battaglia. Lo stupro, una strategia di guerra. Siamo andati nell'est della Repubblica Democratica del Congo. A guardare negli occhi le vittime di un orrore senza fine

«Devo proteggermi» sussurra l’uomo in camice bianco. «Ho imparato a essere insensibile per poter curare pazienti che perdono urina e materia fecale dopo che lo stupro di gruppo le ha lacerate. Donne torturate con bastoni, coltelli, baionette esplose dentro i loro corpi rimasti senza vagina, vescica, retto. Ragazze alle quali devo dire: mademoiselle, lei non ha più un apparato genitale, non diventerà mai una donna». Dieci anni fa, una giovane violentata a cento metri da qui si è trascinata da lui. Da allora, nel suo ospedale Panzi a Bukavu, il ginecologo Denis Mukwege ha operato 25 mila vittime di stupri efferati e ne ha medicato altrettante nei villaggi, condannato a leggere nei loro corpi gli scempi di questo cruciale lembo d’Africa, l’est della Repubblica Democratica del Congo.



Continua a leggere la storia nel libro Donne che vorresti conoscere, Infinito Edizioni, in uscita a novembre 2014.










LINK
Action Aid La ong internazionale che mi ha guidato lungo questo reportage.
Panzi Hospital L'ospedale del dottor Denis Mukwege, l'unico nel Sud Kivu specializzato nelle cure alle vittime di stupro.
Heal Africa Il suo omologo a Goma, nel Nord Kivu.
Il trailer dello sconvolgente film The Greatest Silence: Rape in the Congo della regista americana Lisa F. Jackson,

Qualcuno ha tradotto il mio reportage in spagnolo. Grazie
Premio Enzo Baldoni, vincitore assoluto, edizione 2009.

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