6 FEBBRAIO, GIORNATA MONDIALE CONTRO LE #MGF


Tra 100 e 140 milioni di donne nel mondo hanno subito la mutilazione genitale, secondo l'ultimo report dell'Unicef, datato 2013.
Una pratica tribale ancora diffusa in una trentina di Paesi del mondo, tra Africa e Asia, che segna il passaggio, per le donne, a una femminilità considerata completa proprio grazie al taglio. E che, di fatto, interrompe l'istruzione delle adolescenti, causa infezioni e malattie, diventa fonte di complicazioni al parto. Un'autentica bomba sanitaria (oltre che, naturalmente, una violazione cruenta dell'integrità fisica di una donna).
Nella metà dei Paesi coinvolti, le bambine vengono tagliate prima dei cinque anni.
La mutilazione genitale femminile non ha nulla a che fare con la religione islamica. Nel Corano non c'è infatti alcun riferimento alla circoncisione femminile.




Qui il report dell'Unicef con statistiche e key facts: http://www.childinfo.org/files/FGCM_Lo_res.pdf

Qui la storia di Nice, una ragazza masai che nel sud del Kenya ha inaugurato una metodologia molto efficace per sradicare le mutilazioni genitali femminili: http://www.iodonna.it/video/attualita/index.shtml?videoid=190ef3de-cfab-11e3-ad5d-7f3460adb17d




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