POIPET, LA CITTA' DEI BAMBINI SCHIAVI


Poipet, Cambogia, confine con la Thailandia. Infame Far West che è la base della manodopera minorile. Accanto ai casinò luccicanti, le baracche di chi arriva qui a sognare un futuro. Un posto dove non vorresti mai tornare

A 18 anni, Srey Leap dice di non avere più paura di nulla. Nemmeno di vivere in questa palafitta di legno fra i banani, accanto al torrente che segna il confine con la Thailandia, così semplice da attraversare. Lei aveva 13 anni quando lo ha fatto per non vedere più questa baracca: sua madre l’aveva lasciata qui, con uno zio violento, dopo il viaggio in autobus dalla provincia di Kampong Cham, per dileguarsi subito in Thailandia. Leap è andata a cercarla: ha pagato un vicino che le indicato i sentieri più nascosti, battuti solo dagli animali e dai bambini disperati come lei, e le ha trovato un lavoro in una fabbrica di bottiglie.
Ha vissuto tre anni in uno stanzone con decine di ragazzini schiavi e disorientati. È stata stuprata più volte...

Continua a leggere la storia di Srey Leap nel libro "Donne che vorresti conoscere", Infinito Edizioni.














Commenti

  1. ti ringrazio di aver scritto questo minireport.. mi chiamo veronica ed ho deciso di voler lavorare con ecpat e vorrei sapere se tu lavori già per qualche ong che hanno progetti tra thailandia e cambogia.
    la mia mail è bellavero85@hotmail.com
    grazie mille.

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