IMPRESSIONI DA NOUAKCHOTT



Mauritania, febbraio e inizio marzo. Sei aerei, sabbia, capre.
Tanti incontri, sguardi mobili incrociati, storie ascoltate, risate e lacrime raccolte. Colori, soprattutto. Tutto da mettere in ordine, tentando come sempre che l'ordine non sia soltanto il mio, quello esterno, quello occidentale, ma che conservi le sue venature reali e accese, seppure non sempre a me comprensibili.
Per ora, musica. Mi porto a casa, insieme a molto altro, il cd di una cantante che mi sembra la Diamanda Galas del Sahel. Con qualcosa di Tina Turner, persino.
E la foto di una donna che non dimenticherò.


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